Tema e traccia
"Dove vuoi andare Mosè? (Dove ci porti Cristo?)
Passare un mare e un deserto e arrivare dove?
Meglio l'aglio e le cipolle e impastare paglia e fango,
che una Terra Promessa e costruire un Tempio...
In cammino per arrivare al Regno, incontrando il Profeta,
la guida, il liberatore, Cristo".
Brani
Esodo 1-14
Deuteronomio 1-8
Mercoledì 27/03/1991
Santuario di Montenero
Don Sandro, Lancio
Giovedì 28/03/1991
Capitolo di unità
- Passaggio cioè viaggio degli Ebrei con Mosè. Orticello, loro li poni qui.
- Mai tornare indietro.
- Provato il silenzio per strada.
- Cosa c'è dopo il cammino. Mi aspetto di tornare con un po' di spiritualità per i ragazzi che seguo.
- Fatica sì, ma divertente.
- Dopo la metà stadio basta passaggio.
Giovedì 28/03/1991
Santuario di Soviore
Consiglio Capi
Giuliano Fabbri, Capo Campo
Ho notato un Campo abbastanza stanco. Non solo riguardo al tema, ma anche riguardo al perché e a come lo stiamo vivendo.
Attenzione nel deserto!!
Svegliarli!!
È proprio lo schiavo a non capire la schiavitù.
Ricordiamo che c'è il fango oltre alle cipolle ed all'aglio e all'angaria.
Don Sandro
Il tema non è ancora entrato.
Il tema comporta delle scelte di stile di vita. Parlare per metafore può portare ad incomprensioni. Dare alla lavanda dei piedi un senso di accettazione, ovvero essere disposti a lasciarsi mettere il naso nei fatti loro. Non era una cerimonia. Era un voler vedere se o quanto per loro siamo solo buoni organizzatori.
Giuliano
Curare il lavoro di fondo con la gente che abbiamo.
Venerdì 29/03/1991
Santuario di Soviore
Don Sandro, Lancio
L'espressione degli agli e delle cipolle non è figurante, non è simbolo o metafora.
Era una vita da "albero degli zoccoli".
Anche in regioni ricche e benestanti ci sono stati periodi vissuti a polenta e risotto alla milanese a Pasqua.
Chi è schiavo è colui che meno si accorge di esserlo.
Il vero schiavo ci fa l'abitudine alla sua schiavitù, e la prende per il meglio di ciò che la vita gli può dare.
Alla fine, a parte il caso di Spartaco (fatto pittoresco), nessuna rivoluzione ha avuto come protagonisti i poveracci. C'è sempre stato un qualche borghese che ha visto le loro sofferenze ed è andato, con metodi sbagliati, a dire qual'era la loro condizione, portando alla ribellione.
Gesù è finito sulla Croce perché i poveri nella sua nuova visione si sarebbero resi conto che c'erano cose più grandi.
I poveri erano soddisfatti in un'economia gestita dalla Legge di Mosè, resa cavillosa da una serie di scuole di studio.
Quello che a loro bastava era una società giusta nella quale potessero dirsi giusti e padroni.
Nuova logica, quindi costruttori della giustizia che medita la pace; questo si esegue di persona.
Non basta essere creature di Dio come i fiori o gli uccelli, ma sentirsi Suoi figli e cercare di capirne il mistero, cosa che a volte in piccole dosi può accadere: può esserci un segno.
La grande realtà del Paradiso è partecipare alla bellezza di Dio.
Tutto questo si cerca di realizzarlo di qua: di là poi non lo troviamo regalato. Il Signore ci mette nella condizione di procacciarci dei meriti per trovarci così di là. Il dono ce lo fa ora, dandoci le grazie ed i talenti. Ma quanto sta in noi va fatto.
Gesù si è trovato questo Cristo novello Mosè, che tirandosi dietro tutti gli uni e gli altri, finì per essere di scandalo per gli uni e predicatore di sciocchezze per gli altri.
Gesù proponeva qualcosa di ben più profondo di una distruzione o costruzione di un tempio.
Non la povera gente, che mangiava del lavoro della propria congrega (99% del popolo), ma i Capi, i principi, che avevano ricevuto questo preannuncio attraverso il quale si poteva essere condotti fin sull'uscio del nuovo annuncio del Cristo, proprio loro si rendono conto di avere maturato un'idea di un Messia Re, con un regno sulla Terra. I Sadducei poi non credevano nemmeno nell'aldilà ed avevano due loro scuole. Si erano ridotti al punto da non accorgersene.
Quelli che uscendo alle 4 o alle 6 dalle discoteche fanno la roulette russa con le macchine lanciate al massimo e se poi il semaforo è rosso peccato, devono essere tipi che in fondo non sono mascalzoni, canaglie (ci vorrebbe poco a pensare che si è canaglie a mettere a repentaglio la propria vita), ma persone che vediamo attori di completa libertà: siamo liberi di rischiare anche la nostra vita, di uscire ubriachi dalle discoteche e fare queste 'roulette'.
Nelle forze alleate i nostri hanno finito per essere quelli di un fine settimana da discoteca, in una guerra che è stata violenta.
Tutti i guerrafondai non si sono mai mobilitati armati nei confronti di queste realtà delle discoteche. Anzi, se l'atteggiamento dei sindaci romagnoli è emblematico degli elettori, la decisione di non chiudere le discoteche dice il contrario.
Chi ha il coraggio di andare a dire a questi ragazzi che sono degli schiavi?
Possiamo a nostra volta chiederci a quali cipolle siamo legati noi. Non siamo schiavi di niente, non dobbiamo temere niente... e poi magari succede di incontrare ragazzi che smaniano dalla voglia di essere piloti di aerei che portano morte.
Sono tutte cipolle, rombanti o contornate ma sono cipolle, di cui il mondo ci rende schiavi.
È che macchine ecc. servono per lavorare e anche per un onesto divertimento, ma è questione di misura.
Mosè e Cristo volevano che la gente usasse i talenti per costruire una civiltà libera e liberamente.
Un inverno senza sci = vita senza senso? Sono tutte cipolle.
È il caso, nel capitolo, di scendere ad esempi.
Usciamo dalla bambagia, dal mondo di peluche ove se manca il peluche siamo morti.
Non confondiamo i fini con i mezzi ed i mezzi con i fini.
Ieri sera Don Remo si chiedeva quanti sapevano cos'era il Venerdì Santo.
Questo non è solo un anniversario, ma una celebrazione, fatta con la vita.
È un qualcosa che torna presente, si rinnova e viene da noi.
Vediamo dunque di digiunare come prescritto due volte all'anno: le Ceneri e Venerdì Santo. Digiuno: non non mangiare, ma ridurre il cibo in quantità e qualità. Riduciamo le giornate a pane e acqua. E poco pane. Semai tanta acqua.
È un ricordo per tutti i maggiorenni non gravemente malati.
Non ci sono agli e cipolle? Ecco! Io parlo di pane e acqua e tutti si lagnano. E poi diciamo di non essere schiavi.
Prima si scoprono i motori, ora la cucina.
Capitolo: alla ricerca delle schiavitù: progetti, programmi, oggetti, cibi, abitudini.
È stato pauroso il discorso di Bush sull'ordine nuovo, di cui l'America, cioè lui dovrebbe essere il capo.
Questi discorsi di realtà nuove da imporre fanno paura, perché fanno pensare a questi ordini mondiali di benessere, fatti di moto, cannoni sparaneve, vacanze alle Bahamas, ecc.
Più ci si pensa, più fanno paura.
Sembrano gli ordini di Hitler, Caifa ed i sacerdoti ebraici, ecc.
Ora che è crollato l'impero dell'Est, c'è un'ondata di esaltazione dei valori dell'occidente cioè lo star bene, pancia piena con capitalismo e sfruttamenti del Nord verso il Sud.
Anche queste sono cipolle sociali.
Venerdì 29/03/1991
Hyke
Capitolo di unità - prima del deserto.
- No discorsi contadini e trentasei politici. Se uno è muratore rimane muratore, ovverochi fa le cose.
- Discussione organica sui cinturoni e sulle fibbie.
- C'è lavoro e lavoro. È importante vedere come si può essere più utili.
- Durante le Messe, Don Sandro non è ben seguito. A Messa, si dorme, ci si sveglia, gli occhi vanno e vengono.
- Le cipolle so' sfizi, vizi.
- Ci vuol far vivere la essenzialità.
- Sono cose che impediscono di aiutare la società.
- Don Sandro ha la vocazione del D.J..
- Meglio andare allo stadio che andare a pistolettare. Sono aggressivo dentro, ma poi fuori mi cheto.
Venerdì 29/03/1991
Hyke
Capitolo di unità - dopo il deserto
- Solo mi sentii.
- Ci sono cose che non servono. La cipolla mia è la sala giochi.
- Cipolle:
. Fughe=marinare la scuola
. Fumetti
. Cibo
. Televisione
. Fiammiferi
. Motorino
. Canzonacce
. Discoteca
. Uscire di casa
. Uscire il Sabato sera
. Masturbarsi
- Discussione sulle discoteche.
- Discussione sulla masturbazione.
Venerdì 29/03/1991
Santuario di Soviore
Don Sandro, di sera
Gesù è morto per infarto cardiaco dovuto a stress mentale.
Ascoltandolo, arriva.
Non rimpiangiamo le cipolle!
S. Bernardo aveva rintracciato delle persone e ne aveva fatto monaci. E le loro mogli suore.
Si era guardato dentro, si era scoperto pieno di cipolle e da allora era diventato implacabile con sé e con gli altri per indagare e cercare il piano di Dio in noi.
Quanti Bernardi ci sono fra noi? Per fare non monasteri ma nuove coppie significative?
Quante volte ci siamo chiesti se gli studi fatti sono stati fatti per un progetto più grande che Dio ha su di noi, oppure perché portati dalla scelta dei genitori o dalla convenienza?
A quest'ora il Signore è nel Sepolcro, apparentemente tace, è un uomo finito, che apparentemente ha fallito la sua missione di annuncio agli uomini.
È il momento di parlare con Lui, che solo apparentemente tace.
Coraggio di partire, di fare il salto, di abbandonarsi ad una guida.
Al popolo ebraico Dio mandò Mosè, che faceva meraviglie ma era un uomo.
Ma abbandonarsi al Cristo?
Una povera albanese si mise a aiutare i subpoveri seguendo il disegno di Cristo. Ora la conosciamo come Madre Teresa di Calcutta.
Perché non fra di voi?
Pensiamo anche alla beatificazione di De Gasperi.
Provare a starsene sparsi soli col nostro Signore a riflettere e pregare, e provocare il nostro Signore perché se non stasera, si faccia sentire, per vedere il suo programma, e col suo aiuto ci sbarazzi delle cipolle.
Venerdì 29/03/1991
Santuario di Soviore
Consiglio Capi
Anche altri hanno trovato la posizione di metà, il compromesso...
Saltate fuori cipolle e cipolline anche in altri.
Promessa che libera dalla schiavitù.
Scautismo può essere cipolla se vissuto come esteriorità o se fatto su misura.
Alle prime 3 stelle inizia il mattino.
La coscienza non è un sentimento, è mediata dall'intelletto
Giuliano
C'è stata la tendenza di fermarsi a prendere gli episodi di Don Sandro come tali senza evolverli.
Sabato 30/03/1991
Santuario di Soviore
Don Sandro, Lancio
Per certi peccati non basta l'assoluzione del Sacerdote qualunque, ma del Vescovo o preposto. In certe cattedrali c'è il "penitenziario", Sacerdote autorizzato dal Vescovo per assolvere i peccati riservati. (Una volta c'era un lungo elenco con peccati da evitare 'etiam cum muliere') e vi sono delle pene speciali che solo il Vescovo può dare e poi assolvere. Infatti alcuni di questi peccati hanno come pena la scomunica. Chi vi incorre per la prima volta o senza saperlo non incorre in nessuna pena, ma se ci ricasca vige la scomunica e poi salta fuori il Vescovo. Abominevole delitto è l'aborto.
A proposito di cipolle.
Di queste cipolle se ne mangiano molte e anche con relativa leggerezza. Incorre in queste pene non solo la persona interessata in prima persona, ma tutti gli operatori fisici di questa realtà (cioè i medici, che sono abominevoli delinquenti).
Ci sono tante cipolle anche più pesanti.
Attenti, medici, non diventate abominevoli delinquenti. Se molti genitori sapessero cosa nascondono le vacanze dalle amiche. Sono persone per cui il sesso è solo un accessorio.
Quando sesso, discoteca, moto diventano da servi padroni? Quando cominciano a creare dipendenza? Ben pochi troveranno poca dipendenza psicologica da questo a quel piacere. Sono i mezzi che sono diventati fini. Poi si dice: che male c'è?, e si arriva all'abominevole delitto.
IVG (Interruzione Volontaria Maternità): così perde di significato. Non sono donnacce, e gli unici mascalzoni con cui sono coinvolte sono i medici: assassini professionali che portano la targa Gerusalemme perché la loro macchia è quella di Erode. (Che però non ne uccise più di una cinquantina, mentre i medici...). Abbiamo terribili capacità come uomini di dichiarare stupide e superate le leggi divine, e volere con le leggi di uomini superare quelle di Dio.
Ed ora, siamo noi i padroni della nostra realtà sessuale o è il nostro sesso, la nostra facoltà padrona di noi sì da renderci da essa dipendenti ed incapaci di condurla secondo ragione e secondo una fede in Cristo, non in qualcuno che ha scritto che certe cose sono peccato, e queste cose si radicano nella scrittura del Vecchio Testamento.
Gli amici che a piccoli colpi di spillo ci perseguitano perché siamo cattolici, che sotto sotto ci invidiano perché siamo per loro richiamo e rimprovero, questa realtà, la realtà sessuale, le cipolle del sesso, non sono le più grosse, ma sono quelle in cui gli avversari ci aspettano al varco, e quando lì ci comportiamo come loro oppure tiriamo fuori il sorrisino condiscendente, allora la testimonianza Cristiana è squalificata e definitivamente finita, perché essi hanno già giudicato, vedendo che non abbiamo dominio e padronanza di noi.
Le cipolle che riempiono la pancia, cibo apprezzabile, e la visione della terra promessa: il grande problema è consistito nella mancanza di dominio di se e nella mancanza di accettazione.
Quando gli Ebrei ebbero paura, Dio decise che non erano pronti, e fece passare solo i loro figli. Pur Mosè ebbe un attimo di difficoltà e non poté entrare nella terra promessa.
Ci vuole il coraggio di puntare in alto: il nostro Cristianesimo non può essere fatto da piccole scelte, si qualifica come vita sostanziata di qualcosa di diverso, che non spartisce la realtà di questo mondo, anzi, ne aumenta le distanze.
Anzi, secondo l'Apocalisse la realtà sarà sempre più avversa dal modo di pensare di Dio e dei suoi seguaci. Non si può far pace coi costumi di questo mondo.
Facciamo gli eremiti? No, prendiamo le cose e le confrontiamo una per una col Vangelo e col Magistero della Chiesa. Se corrispondono, le accettiamo, se poi corrispondono alla mentalità del mondo, meglio, è una lite in meno.
Se qualcuno si compra una moto, che non la prenda casinista! Che farebbe Cristo al nostro posto?
Si tratta di vedere se abbiamo un Cristo motodipendente oppure una moto Cristodipendente.
Poi Cristo ha scelto il celibato, ma non perché la scelta cristiana fosse cattiva, anzi, per chi ha questa scelta ha fatto un meraviglioso sacramento, e per due giovani compì il primo miracolo.
Non è che mentre Dio faceva un pisolino il diavolo ha messo i genitali di Adamo, è Dio che ha fatto tutto.
Semplicemente Gesù ha fatto una scelta diversa, e per questo magari da piccolo non si sarà masturbato, ed avrà continuato dopo con una vita di astinenza che poi ha i suoi annessi e connessi.
Non c'è nulla di peggio di uno schiavo per rimanere tale!
Dobbiamo pilotare noi la realtà.
Due schiavi classici: alcolista e drogato, troveranno mille scuse per rimanere nel loro status quo. Solo con motivazioni giuste si può liberarsi da questi carichi di cipolle.
In fondo Cristo, come prima di lui Mosè, è venuto solo a vivere per fare una proposta di libertà: uscire dalla schiavitù di qualcosa, dalla dipendenza rispetto qualcosa, per poter vivere nella terra dei liberi.
Non crediamo di uscire da tutto questo se non abbiamo consuetudine col libro del Vangelo.
Non è la Chiesa che ci pensa, è Cristo che ci pensa. La Chiesa ha un compito di esegesi, di spiegazione, ma non può né aggiungere né togliere i Comandamenti.
Una confessione all'anno non serve a nulla, se non per fare un bucato dell'anima nella peggiore delle maniere.
Comincia a servire se ci confessiamo una volta al mese e soprattutto se troviamo lo stesso confessore con cui entriamo in dialogo non perché lui mi plagi, ma mi faccia da fuori suonare dei campanelli d'allarme, dia indicazioni che poi potremo elaborare, vedere, approfondire, che sia anche un direttore spirituale.
E se qualcuno vive in città ed ha una moto, la usi per girare nei paesini e cercare un confessionale.
Abbiate il coraggio di bussare a tante porte diverse finché non troviamo una porta giusta, con un prete confessore cui non addossare le nostre responsabilità, ma col quale fare un'assidua periodica metodica confessione spirituale.
Ma senza Cristo non si va avanti.
Una Route di Pasqua a Soviore può essere solo una clinica, una palestra di passaggio, ma è nella vita, nel quotidiano in cui va trovato ciò di cui si ha bisogno.
Sabato 30/03/1991
Capitolo di unità
- Adesso è facile, ma a casa è più difficile. Il più grosso problema è capire che perdona tanto. Per un po' vale, poi torna tutto come prima.
- Ma almeno ti fai le domande.
- Allora? Le cipolle sono cose più profonde, nessuno è così legato alla TV o alla moto da non poter vivere senza.
- La preghiera può essere una cipolla.
- Sono cose abitudinarie.
Sabato 30/03/1991
Santuario di Soviore
Capitolone
- Il fuoco è qualcosa che dà luce e scalda, e noi siamo attirati da luce e calore. Il saggio indica la luna, e lo stolto guarda il dito. O si fa come si pensa, oppure poco a poco si comincia a pensare come facciamo.
- Cipolle a strati: lo schiavo si mette degli strati alle cipolle, costruiti per difenderle, per giustificarle.
- Discorso per immagini, io vorrei parlare di cucina. Ognuno di noi è un cuoco e deve assaggiare quello che ha. Il guaio è che per pigrizia ognuno inventa ricette nuove. Sì, perciò anziché togliere le cipolle pensiamo più che a tagliare le cipolle ci sono infinite ricette per renderle più buone. Soffritte, al forno, in dolce. E ci culliamo in questo. Poi ci accorgiamo che tutto sommato l'alito ci puzza, esternamente ed internamente. Pur sempre cipolle sono! E un'alimentazione a base di cipolle porta delle conseguenze. Una variazione di alimentazione è faticosa ma necessaria. Bisogna trovare gli elementi nuovi, non accontentarsi del nostro orto di cipolle. Solo che per trovare bisogna cercare. Per cercare bisogna avere una via. Buona Pasqua. Buon appetito.
- Lo schiavismo di per se non esiste, dipende da dove siamo, ci adattiamo.
- Selezioniamo!
- Pratica agronomica del simono. Può sembrare meno redditizia ma migliora il terreno. Soviore è il lancio che ci permette di ripartire. Quest'anno non ho più il lancio dell'anno scorso, ma mi ha ferito, nel senso che mi ha costretto a vedermi come sono. Una mia cipolla è farmi vedere. Se fossi un animale sarebbe adattamento, ma fatto con Gesù è orribile. Fare finta di cercare è orribile. Infatti se uno cammina Gesù lo sente. Ma se uno fa finta di camminare, non trova aiuto e mangia la sua offesa. Appoggio per chi lo conosce per camminare e sentire che non è solo.
- Poesia: Cori di giovani voci danzano per Te al chiaroscuro delle candele.
- L'importante è pensarci.
IN CAMMINO ...... 1) - C'è qualcosa nella mia vita che mi umilia, mi avvilisce? 2) - Fango e paglia, schiavo di potenti pur di sopravvivere? 3) - Voglio arrivare a vivere libero. per costruire qualcosa? 4) - Ho paura di partire, della novità, del rischio, del futuro? 5) - Accetto che qualcuno mi aiuti, mi guidi? L'ho trovato?
Scarica file (PDF zippato)O R A R I O N.B.: (Le indicazioni tra parentesi riguardano i Capi e coloro che restano al Campo). MERCOLEDI' 27 MARZO : ore 15.00 - 20.00 Accoglienza. 17.00 - Partenza per Portovenere. 18.00 - Partenza per Campiglia. (19.00)- Partenza per Telegrafo. 20.00 - Partenza per Telegrafo. Dopo le : 20.00 - Trasferimento diretto a Riomaggiore e salita a Montenero. A Montenero - Attendamento - Cena - Serata. 23.15 - Fuoco. 23.30 - Inaugurazione campo. ( Consiglio Capi ). GIOVEDI' 28 MARZO : ore 7.00 - Sveglia - Pulizie. 8.15 - Briefing - Colazione - Smontaggio campo - Preghiera - Formazione delle unità - Marcia con capitolo, per unità di formazione. 12.00 - ( Sesta - Pranzo ). 17-00 - Arrivo a Soviore - Montaggio campo (17.00-17.45 Apertura spaccio). 18.00 - Prove di canto. 19.30 - Cucina - Cena. 21.00 - Messa della Cena del Signore. ( Consiglio capi ). VENERDI' 29 MARZO : ore 7.00 - Sveglia - Pulizie - Colazione - Zaini.(7.15-8.00 Apertura spaccio). 8.15 - Prove di canto. 8.30 - Ufficio del mattino. Proposta - Hyke (oppure: cantiere), con capitolo per unità. 12.00 - ( Sesta - Pranzo ). 16.30 - Rientro. 17.00 - Prove di canto. 18-30 - Liturgia. 20.30 - Cucina e cena. 21-30 - Proposta - Deserto. 22.00 - ( Compieta - Consiglio capi ). SABATO 30 MARZO : ore 7-00 - Sveglia - Pulizie - Colazione. (7.15-8.00 Apertura spaccio). 8-30 - Ufficio del mattino - Proposta (Terminata la proposta un'ora di apertura spaccio) - Capitolo di unità - Smontaggio campo - Pranzo. 12.00 - ( Sesta - Pranzo ). 13-30 - Capitolo generale - Cucina - Cena - Pulizia campo. 19-30 - Prove di canto. 21-30 - Fuoco di bivacco. 22.00 - Veglia Pasquale.